SICUREZZA CIVILE COMO

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE VIGILANZA PRIVATA E SERVIZI FIDUCIARI

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE VIGILANZA PRIVATA E SERVIZI FIDUCIARI
SEGRETERIA NAZIONALE

sabato 6 agosto 2011

QUANDO IL LAVORO UCCIDE......

Quando il lavoro uccide

Malore durante il turno, un altro vigilante trovato morto

Daniele Gallamini, 56 anni, lavorava per Coopservice. La moglie lo cercava da ore: il corpo era davanti Ingegneria. Un altra morte che forse si poteva evitare, bastava solo che Daniele avesse un compagno di lavoro e che non fosse costretto a lavorare da solo.
LEGGI TUTTO>>>http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2011/07/2…
Ferrara 28 luglio 2011 – ERA SDRAIATO sull’asfalto di via Saragat, davanti alla facoltà di Ingegneria. I suoi colleghi della Coopservice, sua moglie, provavano a rintracciarlo da ore, ma lui non rispondeva alle chiamate. Daniele Gallamini, guardia giurata, nato a Ravenna nel 1954, da tempo residente a Formignana, avrebbe compiuto 57 anni l’11 agosto. Il suo cuore invece ha smesso di battere verso le 21,40 di martedì, durante un turno di lavoro. Il terzo vigilante dall’inizio dell’anno che perde la vita durante il turno. In febbraio Alessandro Calzolari, 45 anni, trovato su un’auto a Copparo; poi Daniele Carlini, 43 anni, morto nelle acque della Sacca di Goro a maggio; l’altra sera Gallamini, in città. Il cellulare e la radio squillavano a vuoto. Così, insospettiti da quel silenzio troppo lungo per essere normalità, lo sono andati a cercare insieme alle Volanti. Lui era lì, chissà da quanto tempo, senza vita e riverso sull’asfalto. Inutili i tentativi di rianimarlo sul posto da parte dei sanitari del 118. Inutile il disperatissimo intervento al pronto soccorso. Tutto è finito così; forse per un attacco cardiaco, forse un ictus o un problema respiratorio. Ancora nessuno sa spiegarlo. Lo dirà l’autopsia, prevista per oggi. L’unico modo per dare almeno una risposta ai suoi familiari affranti e togliere un punto di domanda davanti a una morte improvvisa e inaspettata. L’ennesima.
«Ho iniziato a chiamarlo alle otto meno un quarto, anche se non rispondeva subito non mi sono preoccupata. Sapevo che era al lavoro; ma il tempo passava e lui non si faceva sentire». Nadia, sua moglie, è ancora sotto choc. «Aveva il turno fino a mezzanotte, avrebbe dovuto attaccare alle 21,30. Verso le 21,40 mi ha chiamata un suo collega. Mi ha detto che non sapeva come dirmelo, che l’avevano trovato davanti all’università, steso per terra. So che quando è arrivato al pronto soccorso era già gelido». Scuote la testa. Non si capacita. «Non sappiamo che cosa possa essergli successo. Non soffriva di cuore, non aveva problemi. Solo un po’ di ipertensione che però teneva sotto controllo. Oggi era il suo giorno libero, dovevamo andare al mare. Invece sono qui a organizzare il suo funerale. È assurdo, mi sembra di essere su una nuvola. Non me ne rendo conto. Il mio rammarico è solo quello di non essere stata con lui gli ultimi momenti. Era solo, magari spaventato… Se almeno ci fosse stato qualcun altro. Quando ci hanno avvisati erano passate quasi due ore dalla prima chiamata». Le lacrime le rigano il viso. Il pensiero va a quell’uomo «buono, solare, allegro. Quell’uomo che cantava sempre e che amava andare a pescare al Lido di Volano sul pontile». Anche suo figlio Henry, architetto di 34 anni, lo descrive così. «Mio padre pensava alla eventualità di un incidente sul lavoro come a una cosa profondamente ingiusta e inaccettabile. Amava soprattutto la vita all’aria aperta (pescare, coltivare l’orto) e fare viaggi in camper (che considerava al sua seconda casa). Era una persona semplice, comprensiva e disponibile verso gli altri; dotato di una naturale propensione per la convivialità, l’ironia giocosa e le battute di spirito». Daniele Gallamini lavorava in Coopservice dal 2008. Prima aveva prestato servizio alla Colas di Ravenna, sempre come vigilante. I suoi funerali si svolgeranno sabato, in Certosa, alle 8,30. Ad accompagnarlo, nel suo ultimo viaggio, anche le figliocce Monia e Manuela, «che lo amavano come un padre, come lui amava loro».
di BENEDETTA SALSI
* * *

Morire per 1000 euro al mese. Si può. Quando le condizioni dei lavoratori dipendenti sono sempre più precarie, quando i disoccupati sono sempre di più aumentando l’offerta di lavoratori. Quando il governo emana decreti legge che alleggeriscono pene e multe per gli imprenditori che non ottemperano, o lo fanno negligentemente, alle norme di sicurezza sul lavoro. Quando, forse, bastava che a fianco avesse avuto un collega.
I morti sul lavoro non si contano più anche nel nostro settore, sono diventati per un motivo o per l'altro  la quotidianità.
Mai che uno dei nostri governanti a 11.000 euro al mese cada dal suo scranno a Montecitorio e si spacchi l’osso del collo!

venerdì 5 agosto 2011

Quando ricevo il credito Irpef scaturito dal 730?

Cari colleghi un chiarimento rispetto alle vostre future domande?

 Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, a partire dal mese di luglio (inteso come momento della liquidazione della busta paga) il datore di lavoro che avrà ricevuto dal CAF il mod. 730/4 con le risultanze a credito o a debito del proprio dipendente, inizierà a corrispondere o trattenere le somme dovute.Il datore di lavoro a sua volta compenserà tale rimborso al dipendente a credito con l’Irpef a sua volta trattenuta sulla totalità dei lavoratori dipendenti. Qualora non ci fosse capienza (ovvero l’Irpef trattenuta non fosse sufficiente a coprire il credito dovuto al dipendente), il residuo credito verrà corrisposto nei mesi successivi.
Il meccanismo può risultare non intuitivo, ecco però un semplice esempio per chiarire il concetto:
Ditta con 5 dipendenti che versa mensilmente euro 1.000 di Irpef (somma dell’Irpef trattenuta ai 5 dipendenti).
Un solo dipendente compila il modello 730 ed ha diritto ad un rimborso di €. 1.400.
Nel mese di luglio la ditta potrà corrispondere al dipendente a credito fino ad un massimo di €. 1000 (tetto corrispondente al debito totale). I residui €. 400 verranno corrisposti al dipendente nel mese successivo.

giovedì 4 agosto 2011

01.08.2011 INCONTRO IN QUESTURA CON L'ISPETTORE FANTASTICO

Questa mattina alle ore nove il Segretario Provinciale dell'UGL Sicurezza Civile Marangio Domenico, è stato ricevuto come da richiesta del 18.07.2011 in Questura dall'Ispettore Fantastico. L’incontro, durato diverse ore, si  è reso necessario al fine di delineare e spiegare personalmente le problematiche che  ci sono state  segnalate  da  alcune guardie giurate presenti in provincia. Si è parlato poi delle  nuove normative che stanno entrando in vigore del D.M sulla capacità tecnica (14/09/2012), in particolar modo sulle procedure d'intervento su allarme dove  rileviamo che in alcuni  I.D.V.  sono stati firmati  regolamenti del questore, ove si prevedono due gpg su tutti gli allarmi dalle 22.00 alle 06.00 in  altri dove gli operatori di centrale mandano a loro "piacimento" una o due guardie.......  nuovi regolamenti questurili, ccnl non ancora rinnovato, tante leggi, poca trasparenza ...e a farne le spese come sempre sono gli operatori del settore.


 Marangio Domenico riferisce di un incontro dove si è manifestato espressamente la volontà di porre fine alle eventuali anomalie ancora da vagliare, che sono state esposte dal  Segretario Provinciale referente del sindacato UGL Sicurezza Civile. Da circa due anni, infatti, Marangio si occupa sindacalmente del settore per la provincia di Como con un'esperienza lavorativa decennale. Lo stesso questa mattina ha spiegato e documentato numerose se non numerosissime anomalie o quanto meno presumibili, di alcune guardie giurate di alcuni istituti di vigilanza privata presenti sul territorio chiedendo di intervenire al fine di far rispettare quelle che sono le regole e le leggi vigenti per il settore. L’incontro si è concluso alle ore 12.00 circa. Si attendono risvolti in merito.

mercoledì 3 agosto 2011

UGL all'attacco: messe in mora le Associazioni della Vigilanza per il rinnovo del CCNL


Il 22 luglio scorso UGL Sicurezza Civile ha inviato la richiesta formale alle Associazioni firmatarie il CCNL della Vigilanza Privata scaduto il 31 dicembre 2008, dell'indennità di vacanza contrattuale prevista dal Protocollo sottoscritto dal Governo e le Parti Sociali il 23 luglio 1993, sostenendo la non applicabilità dell'Accordo quadro del 22 gennaio 2009 al contratto della Vigilanza Privata.
L'indennità pari al 50% del tasso d'inflazione programmata a partire dal 1° luglio 2009, prevista dal protocollo, significherebbe un importo compreso tra 400 e 600 euro per ogni lavoratore del settore. Le aziende dovrebbero fare fronte ad un esborso complessivo di circa 30 milioni di euro.
 …. staremo a vedere. Ma vorremmo ricordare che sono soldi nostri. Guadagnati onestamente.

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