SICUREZZA CIVILE COMO

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE VIGILANZA PRIVATA E SERVIZI FIDUCIARI

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE VIGILANZA PRIVATA E SERVIZI FIDUCIARI
SEGRETERIA NAZIONALE

giovedì 24 febbraio 2011

Noi siamo per le Guardie Giurate

Siamo con chi esce di casa per svolgere il proprio servizio e si ritrova con un processo sulle spalle.
Siamo con chi esce di casa la sera per andare a lavorare e vi ritorna infortunato per avere fatto fino in fondo il proprio dovere.
Siamo con chi soffre il disagio di non poter programmare la propria vita ed il proprio tempo libero.
Siamo con chi è costretto a non essere presente alle esigenze dei propri familiari, a causa del proprio servizio.
Siamo con quanti considerano frustranti e incomprensibili certi servizi.
Siamo con chi ritiene di essere fin troppo sottopagato a fronte delle rinunce che deve fare.
Siamo con chi sogna un futuro, una famiglia, dei figli, una casa propria.
Siamo con chi ritiene che la malattia sia un diritto riconosciuto al dipendente ed una conquista di civiltà che non può essere messa in discussione e criminalizzata.
Siamo con coloro che chiedono più rispetto per la dignità dell’uomo, prima ancora che della Guardia  Giurata.
Siamo contro ogni criminalizzazione pretestuosa e preconcetta degli appartenenti alle Guardie Giurate.


Segreteria Provinciale Como
Responsabilità, Partecipazione, Solidarietà

COMUNICATO: DETASSAZIONE AL 10%

sabato 19 febbraio 2011

Istituti di vigilanza privata, dal 15 marzo nuova disciplina



immagine





Entrano in vigore il 15 marzo 2011 le nuove norme per gli istituti di vigilanza privata (Decreto n. 269 del 1° dicembre 2010).

Il Decreto disciplina i requisiti minimi di qualità degli istituti stessi, i requisiti professionali minimi del titolare della licenza, la qualità dei servizi di investigazione privata e di informazione commerciale, l’aggiornamento delle conoscenze tecnico-professionali.

Disciplinate anche le caratteristiche professionali e formative delle guardie particolari giurate.

Gli istituti autorizzati debbono, entro diciotto mesi dal 15 marzo 2011, adeguare le caratteristiche ed i requisiti organizzativi, professionali e di qualità dei servizi alle disposizioni del decreto e dei relativi allegati. Per i requisiti formativi minimi ad indirizzo giuridico e professionale degli investigatori privati e degli informatori commerciali autorizzati, la fase transitoria è fissata in trentasei mesi.

Fonte: Ministero dell'Interno

DOCUMENTI ALLEGATI:
allegato di tipo pdf

sabato 12 febbraio 2011

CONVOCAZIONE DEL DIRETTIVO PROVINCIALE

A tutti i membri del consiglio Direttivo Provinciale  UGL Sicurezza Civile Como


Caro collega, con la presente ti comunico che è convocato il Direttivo Provinciale UGL SICUREZZA CIVILE per giovedì 17 febbraio 2011, presso la sede di via F. Anzani, 9 alle ore 17.00.

Con l'augurio di vederti, ti saluto cordialmente.

Il Segretario Provinciale
Domenico Marangio 

ORARIO DI LAVORO CCNL GUARDIE GIURATE: NORME GENERALI

Art. 76 SISTEMA 5+1

Ai soli fini contrattuali, il limite dell’orario normale di lavoro giornaliero è di 7 ore.
La settimana lavorativa si attua, per il personale tecnico operativo, mediante la concessione di un riposo ogni cinque giorni di lavoro.
In tal caso e soltanto quanto l’orario giornaliero nei cinque giorni lavorativi è quello di cui al comma precedente, verranno concessi sette giorni di permesso di conguaglio per ogni anno di servizio prestato (5+1).
I permessi di conguaglio sono commisurati ad un anno intero di servizio prestato e nei casi di inizio o di risoluzione del rapporto di lavoro nel corso dell’anno, saranno determinati in proporzione ai mesi interi di servizio prestato.
Il godimento dei permessi di conguaglio e dei giorni di riposo derivanti dal sistema 5+1, di cui al presente articolo, non comporta alcuna variazione della retribuzione.
I permessi di conguaglio saranno concessi contemperando le esigenze aziendali con le richieste dei lavoratori.
Il sistema 5+1, con i relativi permessi di conguaglio, decadrà se l’orario di lavoro settimanale sarà ridotto con provvedimenti legislativi o di altra natura al di sotto dei limiti massimi previsti dal Contratto.
In tal caso le parti si incontreranno per gli eventuali opportuni adattamenti.
Fermo restando l’orario di lavoro del presente articolo, previo il consenso delle parti, si potrà applicare un sistema che preveda l’abbinamento di un giorno di permesso ad un giorno di riposo contrattuale per tante volte quanti sono i permessi previsti dal presente articolo e dell’art. 84 (giorni 20).
Nel sistema di distribuzione dell’orario di lavoro derivante dall’applicazione del precedente comma, restano assorbiti tutti i permessi previsti dal presente Contratto.
Gli eventuali permessi non goduti nell’anno di maturazione decadranno e saranno pagati con la retribuzione normale in atto di cui all’art. 105 salvo i casi di risoluzione del rapporto di lavoro in corso di anno.

CHIARIMENTO A VERBALE
La concreta attuazione, anche parziale, di quanto previsto dal terzultimo comma del presente articolo presuppone, necessariamente una distribuzione dell’orario di lavoro incompatibile con l’attuazione del sistema 5+1 e, pertanto la settimana lavorativa si dovrà attuare mediante la concessione di un giorno di permesso abbinato ad un giorno di riposo, cinque giorni di lavoro.

Art. 77 - SISTEMA 6 + 1 + 1

Il limite dell’orario normale di lavoro giornaliero è di 7 ore e 15 minuti.
La settimana lavorativa si attua mediante sei giorni di lavoro cui seguono il giorno di riposo settimanale ed il giorno di permesso.
Poiché con tale sistema non si intende modificare il monte ore annuo di lavoro normale pro-capite previsto al precedente art. 71, la settimana lavorativa , ai fini contrattuali, si attua mediante la concessione del giorno di riposo settimanale e di un giorno di permesso dopo sei giorni di lavoro e con orario normale giornaliero di lavoro fissato, ai fini contrattuali, in 7 ore e 15 minuti.
Nel caso di esigenze organizzative, dettate da eventi particolari e comunque con esclusione della turnazione ordinaria, ove vi fosse la necessità di non
poter usufruire, nella turnazione, del giorno di permesso di cui al comma precedente il riposo settimanale, stante la distribuzione dell’orario del presente articolo, potrà, senza compensi o maggiorazione alcuna, fatto salvo quanto previsto dall’art. 81, cadere all’ottavo giorno purchè per ogni periodo di 28 giorni vengano usufruiti 4 giorni di riposo.
Nel sistema di distribuzione dell’orario di lavoro derivante dall’applicazione del presente articolo, restano assorbiti tutti i permessi previsti dal presente Contratto.


Art. 78- Flessibilità


Fermo restando che la retribuzione deve essere corrisposta in misura mensile, ove in applicazione dei sistemi di distribuzione dell’orario di lavoro di cui ai precedenti articoli, non si pervenga al completo esaurimento dell’intero orario giornaliero di lavoro si darà luogo al recupero delle quote orarie giornaliere non lavorate nella misura massima di un’ora giornaliera.
Nel caso in cui il lavoro effettuato sia inferiore all’orario normale giornaliero contrattuale la prestazione dovrà avvenire in un unico servizio.
Il recupero di tale ora non lavorata dovrà avvenire di seguito a turni ordinari di lavoro.
Il recupero inoltre non potrà avvenire nei giorni di riposo settimanale e di permesso e dovrà essere effettuato entro e non oltre i due mesi successivi, nella misura massima di un’ora giornaliera.
A tal fine non sarà considerata straordinaria l’attività lavorativa prestata per il recupero e, dunque, non comporterà al lavoratore alcun compenso e/o maggiorazione, così coma la prestazione lavorativa giornaliera ridotta non darà luogo a riduzione della retribuzione.
Restano ferme diverse forme di flessibilità già contrattate.

mercoledì 9 febbraio 2011

Vigilanza privata: Ugl lancia allarme

L'Aquila, 4 feb 2011 - Alla luce dell’approvazione del nuovo regolamento per gli istituti investigativi e di vigilanza privata, l’Ugl Sicurezza Civile lancia un accorato appello a quanti sono deputati al controllo degli istituti stessi sul territorio abruzzese e in particolare su quello pescarese.
"Ripetutamente la nostra OS ha recapitato agli organi preposti: prefetture e questure, ciascuna per la propria competenza, segnalazioni sulla non corretta applicazione del Contratto nazionale di Lavoro che consente di offrire un servizio ad un prezzo più basso danneggiando però i tanti lavoratori del settore - spiega Fabio Urbini, segretario regionale Ugl - Va sottolineato che la corretta applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro è uno dei vincoli essenziali per ottenere la Licenza di Istituto di Vigilanza. Ci chiediamo, quindi, perché non vengono effettuati i dovuti controlli. Non è accettabile la teoria secondo la quale, in presenza di controlli, alcuni Istituti rischierebbero la chiusura con una perdita di lavoro per diverse persone - continua Urbini - A quanti si improvvisano 'benefattori', l’Ugl fa notare che se non ci fossero delle scorrettissime offerte al ribasso, il lavoro potrebbe essere equamente distribuito fra tutti gli Istituti garantendo il livello occupazionale. E, se i controlli ci fossero stati, nonostante le innumerevoli richieste dei rappresentanti Ugl, un anno fa alcune decine di lavoratori, in massima parte padri di famiglia e dipendenti un noto Istituto di Vigilanza non si sarebbero trovati nel giro di poche ore senza lavoro e senza stipendio. Questi lavoratori nonostante l’intervento dei legali del sindacato, ancora non sono in grado di riscuotere quanto loro dovuto".
"Affinchè certi episodi non accadano - conclude il segretario regionale - soprattutto in un momento di enorme sofferenza nel mondo del lavoro, chiediamo alle prefetture ed alle questure che vengano effettuati i controlli stabiliti per legge al fine di fare chiarezza su un settore di grande delicatezza".

sabato 5 febbraio 2011

Pensione con tre anni di anticipo per i lavori usuranti

Fonte

Bianco Lavoro

magazine di informazione sul mondo del lavoro


Emanuele Ameruso Mercoledì 02 Febbraio 2011 18:28

Il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha fatto approvare in Consiglio dei Ministri alcune novità di estrema importanza per i cosiddetti lavori usuranti. Trattasi di lavori, riconosciuti come molto faticosi, che prevedono una diversa disciplina, per andare in pensione.
Secondo quanto si apprende dalle novità legislative introdotte dallo schema di decreto, i lavoratori che abbiano svolto lavori usuranti per almeno sette anni sugli ultimi dieci anni di attività lavorativa, potranno andare in pensione con tre anni di anticipo, rispetto agli altri e, se trattasi di pensione di anzianità, con tre punti in meno degli altri; in quest’ultimo caso, si tratta della nota somma tra età anagrafica e anni contributivi, al momento della richiesta della pensione, che periodicamente danno una somma maggiore, con un limite minimo crescente di età e di contributi da versare.
Quanto ai lavori usuranti, vi rientrano quelli già indicati nel decreto Salvi del 1999 e riguarderebbero circa 900 mila lavoratori, secondo la Cisl. Tra questi, i lavoratori che svolgono lavoro notturno per almeno 64 giorni l’anno, chi lavora nelle cave, in galleria, chi conduce mezzi con almeno 9 posti.
A partire dal 2018, per essere considerato in linea con i requisiti di lavoro usurante, bisognerà avere effettuato tali tipi di lavoro per almeno metà della vita lavorativa.

venerdì 4 febbraio 2011

Certificato medico on-line non c'è più bisogno di mandarli in azienda ci pensa l'INPS

 

 
 
ll certificato medico on line per combattere l'assenteismo!«A partire gennaio il certificato medico sarà on line e cioè mandato dai medici direttamente per via elettronica all´Inps, tanto per i lavoratori privati che per i pubblici. A quel punto sarà molto più facile fare i controlli». Parla così il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

Da gennaio sono iniziati 2 mesi di sperimentazione ed entro 4 mesi tutti i dipendenti privati o pubblici che siano, dovranno sottostare alla nuova legge. I certificati medici saranno, dunque, mandati dal medico curante direttamente all'Inps e da qui verranno girate all'amministrazione di appartenenza del lavoratore, il quale non avrà più l'obbligo di presentare tale documento al proprio capo.

E sempre il ministro Brunetta ha annunciato che i dirigenti pubblici saranno responsabili del tasso di assenteismo dei collaboratori : "Da metà novembre i dirigenti pubblici saranno responsabilizzati sui rispetti ai tassi di assenteismo dei loro collaboratori. Se il tasso sarà superiore alla media nazionale i primi a pagare saranno loro non avendo i premi, ossia il 30% del reddito complessivo".

Il nuovo sistema di certificazione è stato pensato per snellire la burocrazia e per ridurre il numero di addetti alla raccolta cartacea di certificati di malattia mandati dai privati, e riguarderà complessivamente 14-15 milioni di posizioni di lavoratori dipendenti. Medici e lavoratori potranno contare anche su un call center per chiarire eventuali dubbi. I medici, hanno espresso delle perplessità sui tempi di attuazione della riforma, sul fatto che chi non riuscirà ad adeguarsi in tempo rischia di incorrere in sanzioni e sui possibili disagi per gli assistiti.

Visualizzazioni totali