Lavori usuranti e pensione anticipata: il Governo approva lo schema di Decreto Legislativo |
Approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 aprile, lo schema di D. Lgs. recante disposizioni sull’accesso alla pensione anticipata da parte degli addetti alle attività “usuranti” (lavori faticosi e pesanti per cui è richiesto un impegno psico-fisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti da misure idonee). Il D. Lgs., attuativo della delega conferita dall’articolo 1 della legge 183/2010 (c.d. Collegato lavoro) e dell'articolo 1, comma 90, della legge 24 dicembre 2007, n. 247, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. La domanda per l'assegno anticipato potrà essere presentata, entro il prossimo 30 settembre, da coloro che hanno svolto lavori usuranti e che hanno maturato i requisiti per la pensione per età e anzianità contributiva dal 2008 fino al 31 dicembre di quest'anno. Tra le novità: per quanto riguarda i lavori notturni occorrono 35 anni di contributi e nella categoria di attività usuranti sono stati inseriti anche quei lavori svolti in ambienti ristretti e angusti, ad alte temperature, alle linee di catena e ad attività in serie e da chi conduce i mezzi pubblici Sembra essere arrivata ad un punto finale la discussione politica sui lavori usuranti notturni e sui requisiti per ottenere le connesse agevolazioni pensionistiche. Dal Consiglio dei ministri è uscito un decreto che stabilisce finalmente i requisiti per potersi vedere definita la propria attività lavorativa usurante. In particolare le novità riguardano i lavori usuranti notturni che avranno uno sconto sull’anzianità richiesta per andare in pensione. Si dovranno però comunque avere 35 anni di contributi, il minimo per accedere agli assegni previdenziali. Tra i lavori usuranti compaiono ora anche tutti quelli già previsti inizialmente nella normativa Salvi e finalmente a regime, in particolare quelli che richiedono la maggior parte del tempo di attività in spazi ristretti e chiusi come cave, casseformi ecc Per rientrare nei lavori usuranti notturni non si dovrà più passare come fino a questo momento la soglia di 80 notti di lavoro all’anno. Tale soglia sarà ridotta a 64 notti di lavoro con turni di almeno sei ore dopo la mezzanotte e prima delle sei del mattino. Per accedere alle agevolazioni si deve aver svolto un’attività considerata usurante non meno del 70% del tempo degli ultimi dieci anni di lavoro. Dal 2018 verrà richiesto che metà degli anni di lavoro totali siano stati usurantihttp://economia.tuttogratis.it |
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