MILANO: Il tribunale «blindato» da Guardie senza armi
Dimezzate le guardie, quelle vere con il revolver alla cintola. A vigilare sulla sicurezza del tribunale di Milano saranno d’ora in poi anche lavoratori qualunque, disarmati e senza qualifiche particolari, ma più «leggeri» dal punto di vista salariale. Una scelta motivata dalle ristrettezze di bilancio ma che suona inattesa in un momento in cui l’allarme terrorismo si è fatto più alto e continua ad indicare il palazzo di giustizia come uno dei principali obiettivi sensibili.

La questione della qualifica del personale di guardia non è un dettaglio insignificante. Finora il servizio di vigilanza era svolto unicamente da Gpg, cioè «guardie particolari giurate», munite di porto d’armi e licenza individuale. Per legge, le Gpg possono essere solo cittadini italiani incensurati, e la loro licenza viene immediatamente revocata se commettono reati di qualunque genere. Invece nel nuovo appalto la metà del personale impiegato non dovrà sottostare a queste regole. Non dovranno essere italiani. E, quel che più conta, non dovranno avere la fedina penale pulita. «In teoria – spiega l’esperto del ramo – un magistrato entrando a palazzo di giustizia potrebbe trovare a manovrare il metal detector lo stesso tizio che ha fatto condannare la settimana prima».
Ad alimentare le polemiche contribuiscono, naturalmente, le gelosie tra aziende intorno ad un affare da circa otto milioni di euro. D’altronde l’appalto per la sicurezza del tribunale ha sempre fatto gola a tutte le aziende del ramo, fin da quando – negli anni Novanta – il compito di vigilare sul palazzo venne tolto al cosiddetto nucleo Trib-trad (che stava per «tribunale e traduzioni») dei carabinieri e affidato alle aziende private. Le gare triennali hanno visto succedersi diversi vincitori. Attualmente il servizio viene svolto da una azienda di Biella, la Allsystem. Ma la svolta vera è arrivata con la nuova gara, che ha introdotto la singolare figura del vigilante disarmato.
Nei giorni scorsi si era sparsa in tribunale la voce che la gara fosse già conclusa. In realtà un vincitore ufficiale non c’è ancora, ma l’apertura delle buste ha già indicato chiaramente qual è l’azienda in pole position per la vittoria. Anche se in Comune, dove vengono tirate le fila dell’appalto, fanno sapere che anche dopo la pubblicazione dei risultati la scelta potrà essere modificata se risulterà che il vincitore non ha i requisiti sufficienti per eseguire i compiti che gli verranno affidati. E quanto alla introduzione dei vigilantes inermi, spiegano sempre in Comune, si tratta di una innovazione condivisa da tutti i Comuni italiani.
Più sistemi si intraprendono per tutelare la sicurezza di chi lavora all'interno dei tribunali, meglio è. Ho visto che hanno installato anche dei sistemi di controllo accessi per ciascun piano adesso, meglio così.
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